martedì 14 luglio 2009

Terra Nuova: 5 proposte dal basso.



Dalla Conferenza Stampa tenuta a L'Aquila presso la Piazza 3e32 di via Strinella il 10 luglio 2009 sono emerse 5 proposte, elaborate da organizzazioni indigene, società civile, movimenti sociali e contadini per affrontare le crisi legate a cambi climatici, povertà, ambiente e migrazioni.
Riportiamo il comunicato:
"Nell’incontro di Coppito l’umanità, i popoli, i diritti, la giustizia e la Terra sono stati i grandi assenti. Denunciamo la totale incapacità di tutti i governi presenti al G8 dell’Aquila di affrontare le crisi. Denunciamo la perdita di ogni principio di democrazia e partecipazione, che dovrebbe essere alla base di ogni decisione in un momento così drammatico per tutti e tutte.
Davanti a minacce non più future ma ormai presenti, come la distruzione della natura, la povertà e la fame, i cambiamenti climatici, le migrazioni ambientali, i conflitti sociali ed economici, la disoccupazione e la precarizzazione della vita, la distruzione dei beni comuni non rinnovabili come l’acqua e la biodiversità, le politiche messe in campo dai governi incontratisi a Coppito si risolvono in inutili quanto imbarazzanti e sterili dichiarazioni d’intenti.
Qualora ci fossero ancora degli scettici, quanto avvenuto qui all’Aquila durante questi incontri dimostra una volta di più il fallimento dell’attuale governance mondiale e la sua incapacità e mancanza di volontà nell’affrontare e risolvere la crisi che questo sistema economico ha provocato. Denunciamo come tutte le promesse di benessere e sviluppo sbandierate attraverso le politiche e le scelte fatte dalle grandi istituzioni internazionali commerciali e finanziarie insieme ai governi del G8 si siano tradotte in un gigantesco e immane fallimento del quale sono i popoli e la natura a farne le spese. Promesse e politiche che hanno arricchito poche imprese ed impoverito miliardi di esseri umani. Promesse e politiche che hanno elevato il profitto ad unica ed intoccabile stella polare a discapito dei diritti umani e dei diritti della natura.
Risolvere le crisi implicherebbe non solo avere buon senso e buona volontà ma soprattutto rinunciare all’arroganza di un modello economico e sociale sempre più razzista, escludente, dannoso ed insostenibile per tutti i viventi e per lo stesso pianeta Terra.
Chiediamo all’opinione pubblica internazionale di discutere e prendere in considerazione alcune semplici e concrete proposte che le centinaia di milioni di persone, non rappresentate a Coppito, in tutto il mondo stanno discutendo e portando avanti per affrontare la crisi e ritornare TUTTI GIU’ PER TERRA :
1) Il riconoscimento dell’acqua come diritto umano inalienabile ed universale e non come merce;
2) L’istituzione della Corte Penale Internazionale per i crimini contro l’ambiente;
3) L’uscita dal WTO delle politiche agricole ed idriche;
4) La fine delle produzioni di biocombustibili e dell’agrobusiness;
5) Il riconoscimento del debito ecologico del nord del mondo nei confronti del sud del mondo.

Non c’è più tempo per rimanere sulla Luna. Noi che siamo sulla Terra vogliamo costruire un presente capace di sostenere il futuro.
Tra le organizzazioni che promuovono tali proposte come risposta alle crisi e alternativa concreta alla distruzione del pianeta: Via Campesina, CAOI (Coordinamento Andino di Organizzazioni Indigene), Oilwatch (Osservatorio Internazionale sulle Estrazioni Petrolifere), National Alliance of People Movement (india).

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