domenica 12 luglio 2009

Critical Mass



Critical Mass è un evento internazionale che si tiene in più di 400 città del mondo, avviene ogni ultimo venerdì del mese quando i ciclisti, spontaneamente, vanno in massa a percorrere le strade delle loro città normalmente occupate dalle automobili.Critical Mass si concentra sul diritto di utilizzare le strade in modo altro che non semplici luoghi dove far circolare ed ammassare le automobili. Punta anche l’attenzione sul deteriorarsi della qualità della vita, a partire dai livelli di inquinamento dell’aria e dell’inquinamento acustico, che i mezzi a motore creano nelle città.
Critical Mass avviene in molte città del mondo ed è sempre diversa stante le differenze del numero dei partecipanti da una città all’altra, le leggi sul traffico e la risposta della polizia e degli automobilisti.
Critical Mass è un’idea, un evento, un’attitudine… non ha leader, non ha un’organizzazione… semplicemente Critical Mass è fatta da chi partecipa alla pedalata, non c’è un volantino da dare, ma ognuno/a cerca di produrre il proprio da distribuire lungo il percorso, improvvisato e mai prestabilito, della CM.
Per notizie sulle Critical Mass di tutto il mondo consulta World Wide Critical Mass Hub che prova ad essere la risorsa più aggiornata riguardo al movimento ed anche How to Start a Critical Mass Ride per chi vuole capire come iniziare nella propria città.


Ci si incontra in una piazza ad una data ed un’ora predeterminate (a Roma l’appuntamento è a Piramide alle 18 l’ultimo venerdì del mese) e si decide lì per lì, durante la pedalata, dove andare.Si parte pedalando tranquillamente in mezzo alla strada costringendo le macchine ad andare alla nostra velocità, 10 ciclisti/e affiancati bastano per coprire la larghezza della strada.Per evitare problemi con la polizia non ci sono organizzatori ufficiali nè percorsi pianificati.CM funziona perchè non è la classica manifestazione anti-questo o anti-quello, ma una dimostrazione attiva e immediata di come la città è più vivibile se rinunciamo alla dipendenza dalla Cultura del’Auto.Massa Critica è molto più divertente che non marciare in fila ripetendo slogan dopo slogan.


Critical Mass è un incontro casuale di ciclisti in un luogo concordato, non esiste un percorso stabilito, non esistono leader, non esistono regole, ma per una migliore riuscita dell’evento abbiamo individuato una serie di comportamenti che permettono alla Massa Critica di ottenere il massimo di visibilità e di attenzione, di creare consenso e di evitare incidenti di qualsiasi tipo.Si tratta di semplici indicazioni sempre suscettibili a critica e revisione.
La Critical Mass è aperta a tutti: non solo ai ciclisti. Sono benvenuti pattinatori, skaters, monopattini, pedoni…Il percoso di massima viene definito in mailing-list e durante la riunione informale prima della partenza. Variazioni possono essere apportate dal gruppo di testa per ragioni di viabilità o di psicogeografia. Il gruppo di testa è sempre estemporaneo e cambia continuamente durante il percorso: se si hanno idee di percorso si propongono durante il tragitto.
In linea di massima si evita di insistere troppo su strade ad alta viabilità (es. Lungotevere) e si prevedono anche passaggi all’interno di isole pedonali.
Si mantiene un comportamento corretto con gli automobilisti: si spiegano le motivazioni (magari con flyer o volantini) e si usa l’ironia. Se un automobilista è particolarmente iroso si evitano ulteriori discussioni e lo si lascia passare in sicurezza. Il nostro nemico sono le automobili e non gli automobilisti.
Il gruppo si mantiene il più possibile compatto: chi è davanti ricordi che non tutti i partecipanti sono ciclisti professionisti, chi è dietro cerchi sempre di ricucire le “fughe”. La compattezza del gruppo rende chiara l’iniziativa e l’inutilità del sorpasso di un singolo ciclista.
Si cerca di rispettare la segnaletica stradale, ma non a prezzo di spezzare il gruppo.
Si lasciano sempre passare i mezzi di soccorso con le sirene accese.
Non si invadono le corsi preferenziali riservate ai mezzi pubblici.
Si cerca sempre di lasciar passare gli autobus e di essere comprensivi con i taxi. La vivibilità delle città passa per un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici che quindi non vanno penalizzati.
In caso di incidente stradale si evitano assembramenti. Restano sul posto il ciclista colpito e un paio di testimoni per la constatazione dei danni e l’eventuale ricorso ai vigili urbani. Il gruppo aspetta il tempo necessario per capire l’evolversi della situazione accostando poco più avanti. Solo se è chiaro ed evidente che non ci saranno problemi ulteriori per il ciclista incidentato si riprende la corsa, lasciando sul posto il ciclista e i testimoni…
In caso di problemi con la polizia si resta in “massa” evitando inizative personali.
La CM è colorata: l’uso di cartelli, maschere, palloncini, campanelli, strumenti musicali, fumogeni, dischi volanti e quant’altro è altamente consigliato.
Non esistono volantini ufficiali. L’unico volantino ufficiale è quello che puoi fare tu…

Nessun commento:

Posta un commento

Firmati e lascia un contatto